Archive for March, 2012

Scrive su www.ponenteoggi.it Alessandro Giacobbe:

17.03.2012 14:19 – ALESSANDRO GIACOBBE

Imperia: la Compagnia Corale propone “Ma se ghe pensu”

Il sodalizio musicale del capoluogo rilancia e propone il nuovo repertorio.

“Ma se ghe pensu”. Un ponte ideale tra Liguria e Sud America. Terre di migrazione e di accoglienza, grande “mesclada” di Cultura. Questa è la nuova proposta del programma dell’apprezzata Compagnia Corale di Imperia. Si tratta di un sodalizio musicale di primo livello, radicato ad Imperia, città vocata alla musica.

La Compagnia Corale nasce nel 1989 e si impone per le sue scelte sempre rinnovate, capaci di spaziare dalla musica antica a quella contemporanea e con un approccio umano molto forte, saldo all’interno del gruppo ed aperto al pubblico, sino alla valorizzazione dei luoghi in cui si svolgono i concerti. Le sfide ed i successi della “Compagnia” sono molto numerosi. Il sodalizio è ora guidato da Marina Carli come presidente ed il coro è diretta dall’apprezzata Maestro Vittoria Bessone.  La Compagnia Corale di Imperia è stata riconosciuta dal Consiglio Comunale di Imperia quale Gruppo di Musica Popolare e Amatoriale di Interesse Comunale, nell’ambito del Tavolo Nazionale per la promozione della Musica Popolare e Amatoriale, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

E allora cosa c’è di nuovo ? “Ma se ghe pensu”… un progetto presentato al pubblico all’inizio di marzo. Una scelta rigorosa, filologica e di grande impatto emotivo. Canzoni storiche della Liguria occidentale, pressoché dimenticate, scovate tra archivi e memorie di anziani… “A via di Orti” risale addirittura al periodo della Guerra di Successione Austriaca, a metà Settecento. E poi tante altre fino al climax di “Ma se ghe pensu” la canzone dei migranti liguri, degli “Xeneixes”, come dicono in Argentina (e come ben sanno i tifosi del Boca Juniors). Qui c’è una voce di memoria, di ricordo, di struggente desiderio di patria. E allora ecco il percorso sudamericano, con brani argentini, brasiliani e via dicendo.

Una scoperta autentica, che era ed è quella dei grandi compositori del continente latino, così lontano eppure oggi così vicino. Anche perché tanti dal Sud Americano oggi sono qui tra noi, per lavorare, per vivere. Si vedono visi quechua, chachapoyas, cariocas… Il loro corpo qui, la loro cuore nel paese di origine. Si ricollegano così, non solo idealmente, percorsi transoceanici che affondano le radici in culture spesso molto vicine. Idealmente, materialmente, psicologicamente. Un programma affascinante, che fa bene all’anima.

Ecco un articolo apparso sulla Stampa dell’ 11 marzo scorso.
Il nostro progetto “Ma se ghe penso”  piace!

Venerdì scorso, 2 marzo,  abbiamo presentato il progetto
Ma se ghe penso
sotto forma di  “degustazione” musicale .. ma non solo.

  .. in confidenza..
La Compagnia Corale da sempre si contraddistingue per il fatto che oltre ad amare la musica ama anche il buon cibo..
e i rinfreschi sono sempre all’altezza del repertorio!

 

Dunque, venerdì scorso abbiamo invitato la rappresentanza delle realtà locali a noi vicine, con cui condividere l’interesse per la promozione della cultura della nostra terra, per meglio illustrare il progetto che fa parte del programma estivo proposto dal nostro gruppo. L’idea di “Ma se ghe penso” nasce dal desiderio di approfondire musicalmente due mondi popolari legati dal tema dell’emigrazione. Ne è venuto fuori un’antologia di modalità melodiche e ritmiche del tutto originali apparentate dalla semplicità e dalla universalità dei sentimenti e delle emozioni che esprimono. Liguria e Sud America, pragmatismo e brio, accomunati nel dramma che il canto, in quanto rappresentazione, riesce ad evocare.

Per creare una suggestione coerente a quest’idea abbiamo voluto introdurre alcuni canti con le parole dei migranti, quelle delle loro lettere, utilizzando talora materiale autentico, talora solo immaginato.
Si è trattato solo di un estratto dei canti che costituiscono il programma intero.. come un assaggio per far venire l’acquolina in bocca!

La serata si è conclusa nel migliore dei modi: con un rinfresco che è stato un omaggio gastronomico alla filosofia del nostro progetto: non solo scambi di culture musicali ma anche di cibo che unisce. Grazie alla collaborazione preziosa di Alejandra e Socorro, che ringraziamo ancora per la loro disponibilità e simpatia, i sapori nostrani si sono uniti con i sapori del Sud America.

Siamo a disposizione di chiunque voglia conoscere
più nei dettagli la nostra inziativa:
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